INFORMATICA INTERNET

Il valore legale di uno screenshot

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Un vostro concorrente vi diffama sui social? Per avviare una denuncia bisogna mostrare almeno una prova! Vediamo quando uno screenshot ha valore legale. 

Può accadere per diverse ragioni, di avere la necessita di stampare ciò che c’è scritto su una pagina web. Per esempio abbiamo ricevuto un’informazione sbagliata da un’assistenza clienti online e l’unica prova che abbiamo è una chat con un operatore. Che valore ha se catturiamo e stampiamo la pagina web?

Le ragioni possono essere delle più svariate: attivazione di una promozione con un operatore telefonico che vi promette chiamate e traffico dati illimitati ad un prezzo vantaggiosissimo (se lo trovate ditemelo subito!), per poi scoprire che si tratta di una fregatura bella e buona (nel 99% dei casi lo è).

Come difendersi? La validità legale dei cosiddetti screenshot è un tema ampiamente trattato, da quando la rete è valore legale pagina webdiventata una realtà sempre più presente nella vita di tutti i giorni. Nel processo civile esiste il principio di “tipicità della prova”, che comporta l’impossibilità di portare sul banco del giudice prove diverse da quelle tipizzate dal codice di procedura (testimonianza, giuramento, interrogatorio formale, scritture private o atti pubblici). Così come è possibile dimostrare al magistrato un post diffamatorio su Facebook se non stampando la schermata a video con uno “screenshot”? In questi casi soccorre il concetto di “riproduzioni meccaniche” (come le fotocopie, le email, le pagine web riprodotte dalla stampante) che, per la nostra legge, hanno valore di prova solo se non contestate dalla controparte. Contestazione che non può essere generica e “di stile”, ma deve essere comunque “motivata”. Insomma, detto in parole povere, chi crede di avere l’asso nella manica solo perché ha stampato la schermata con la frase offensiva di Tizio, si sta sbagliando di grosso. Potrebbero essere necessari altri mezzi di prova tipici come, per esempio, un testimone che confermi di aver letto quel determinato contenuto. 

Resta comunque il fatto che la semplice stampa del contenuto del browser non è sufficiente ad avviare un processo. Il motivo è che l’origine di questo documento non è garantita: in fondo chiunque può modificare il contenuto del browser o utilizzare un software di fotoritocco per modificare in modo anche piuttosto credibile il contenuto della schermata, ad esempio aggiungendo o cancellando una clausola contrattuale.

Anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2912/94, ha chiarito che, ai fini probatori, non basta produrre la mera stampa della pagina web, bensì è necessario depositarne copia autenticata e quindi l’intervento di un notaio. Ma rivolgersi ad un notaio può risultare una pratica lenta e costosa. In situazioni eclatanti, si potrebbe richiedere l’intervento della Polizia Postale, per estrarre una copia conforme di una pagina web che offra massima garanzia a livello probatorio, ma certamente non verrebbe effettuata per recuperare quei soldi che l’operatore ci ha sottratto ingiustamente…

Ci sono diversi modi, più o meno semplici, per stampare il contenuto di una pagina web che abbia un sufficientemente valore legale per avviare un processo o un’indagine. Vediamo quali soni.

Marche temporali

Nel 2009 è stato emanato un decreto ministeriale che regola le tecniche per la generazione, apposizione e verifica della validazione temporale dei documenti informatici, mediante generazione e applicazione di una marca temporale. Queste marche temporali sono generate da un apposito sistema di validazione temporale che deve contenere almeno le seguenti informazioni:

  • identificativo dell’emittente;
  • numero di serie della marca temporale;
  • algoritmo di sottoscrizione della marca temporale;
  • identificativo del certificato relativo alla chiave di verifica della marca temporale;
  • riferimento temporale della generazione della marca temporale;
  • identificativo della funzione di hash utilizzata per generare l’impronta dell’evidenza informatica sottoposta a validazione temporale;
  • valore dell’impronta dell’evidenza informatica.

Hashing

Sono dei sistemi che permettono di salvare in modo durevole il contenuto di una pagina web. Si tratta più semplicemente di un programma che congela una pagina web di un determinato url, applicando data e ora certa del congelamento, applicando un codice univoco al risultato che verrà salvato in un database protetto. Il più famoso è sicuramente Hashbot.

In conclusione è utile ricordare che in caso si renda necessario stampare il contenuto di una pagina web, è megio non limitarsi ad effettuare una screenshot, ma procedere con le modalità più valide.

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